Così come il Misano World Circuit Marco Simoncelli (19 settembre e 24 ottobre), il Red Bull Ring (8 e 15 agosto) e il Losail International Circuit (28 marzo e 4 aprile), anche l’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao ospiterà quest’anno due gran premi. Il tracciato lusitano era stato sede del terzo appuntamento stagionale lo scorso 18 aprile. Secondo i tecnici della Brembo che lavorano a stretto contatto con i piloti della MotoGP, la pista lusitana rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5, il tracciato lusitano si è meritato un indice di difficoltà pari a 2, il secondo valore più basso dei circuiti presenti in calendario dopo il TT Circuit Assen.
Nelle prime cinque curve del tracciato portoghese i freni sono in funzione per complessivi 13 secondi e mezzo mentre nelle restanti dieci curve sono impiegati per 18 secondi e 7 decimi: nel primo caso la media è di quasi tre secondi, nell’altro non avvicina nemmeno i due secondi. Dalla partenza alla bandiera a scacchi il carico totale sulla leva del freno supera di poco gli otto quintali. In totale l’impianto frenante è operativo per un terzo esatto dell’intero Gran Premio. Di tutte le gare nella penisola iberica solo al Circuit Ricardo Tormo si registra una percentuale superiore.
Delle dieci frenate dell’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao solo una è classificata come impegnativa per i freni, tre sono di media difficoltà e le restanti sei sono scarsamente impegnative. Però, sia alla prima che alla quinta curva, le moto della classe regina frenano per 5.0 secondi, ma alla curva 1 il delta di differenza di velocità è 218 km/h, mentre alla curva 5 è di 172 km/h. Diversi sono anche gli spazi di frenata tra i due punti di staccata: alla prima curva iniziale è di 299 metri, alla quinta è di 212 metri. Anche le decelerazioni subite dai piloti sono differenti: 1,5 g contro 1,2 g.